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Circolare n. 1662 del 01/12/2016

L’ACCORDO SUL RINNOVO DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO

L’accordo sulle linee di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, siglato ieri tra il Governo e CGIL, CISL e UIL rappresenta certamente un primo esito positivo (la partita dovrà esser in effetti conclusa con i contratti di comparto per i quali ora si aprono le trattative) di una vicenda bloccata da quasi 8 anni di ingiustificato immobilismo, del quale sembrava fino a poche settimane fa vedersi la fine. Per quanto riguarda la parte economica infatti si è registrato un primo effettivo investimento di risorse – sufficiente almeno per coprire l’avvio del processo di adeguamento economico – con la legge di stabilità 2016. Agli 85 euro medi di incremento contrattuale va inoltre aggiunta la clausola di salvaguardia che evita l’annullamento del bonus mensile di 80 in caso di sfondamento dell’aliquota di reddito al di sopra della quale cessa il diritto alla percezione causato dall’aumento contrattuale. L’incremento economico complessivo andrà poi valutato in effetti anche alla luce delle modifiche che le parti si sono impegnate ad effettuare in sede contrattuale al sistema delle retribuzioni accessorie, nelle quali il governo ha intenzione di investire maggiori risorse per incentivare la produttività della p.a.

Molto rilevanti sono d’altra parte le innovazioni normative, specialmente per il lavoratori dei Beni Culturali: oltre all’adeguamento delle retribuzioni, l’intesa intende infatti rilanciare un nuovo scenario istituzionale caratterizzato da più corrette relazioni sindacali, in cui lavoratori, tramite i loro rappresentanti, si riappropriano del loro indispensabile ruolo naturale per garantire una più efficace tutela dei loro diritti e delle loro legittime aspettative attraverso il ripristino di forme di concertazione (dalla legge Brunetta del 2009 degradata a mera informazione) per quanto riguarda gli atti organizzativi della p.a. incidenti sul rapporto di lavoro. Si tratta di un primo passo che inverte una tendenza in atto negli ultimi anni e potrà portare a un riconoscimento del dipendente pubblico quale protagonista del funzionamento e del cambiamento della macchina burocratica.

E’ anche molto che sul piano dei sistemi di valutazione della produttività si registra nell’accordo un notevole cambiamento in direzione di sistemi più globali, oggettivi e trasparenti di valutazione che si basano sulla produttività collettiva e dovrebbero superare la rigida e incongrua impostazione delle ‘pagelle’ arbitrarie individuali e dei contingenti nei quali a un quarto dei dipendenti che hanno pur lavorato come gli altri non verrebbe attribuita nessuna incentivazione; tali nuovi sistemi andranno adeguatamente calati nei progetti di valorizzazione attuati dal MiBACT per giungere a un più adeguato, oggettivo ed equo riconoscimento della produttività con essi assicurata dai nostri operatori alle attività di tutela e fruizione dei beni culturali. Sarà precipuo nostro impegno come coordinamento seguire e sollecitare questo processo innovativo che può determinare particolari importanti ricadute positive sulle attività dei nostri istituti e sul riconoscimento del lavoro di chi opera in essi. LEGGI LA CIRCOLARE CON L’ACCORDO