Circolare n. 1665 del 14/02/2017

TAVOLO NAZIONALE SULLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO AI DIRIGENTI – ANNO 2015

Nella riunione di ieri il Direttore generale del Bilancio ha illustrato la formazione e le consistenze del fondo dei dirigenti 2015, che vede un sostanziale allineamento con la situazione 2014 salvo un certo spostamento di risorse sulle retribuzioni di posizione variabile, le quali nella seconda metà di quell’anno hanno risentito dell’introduzione delle nuove superiori tre fasce di retribuzione con la riforma del DPCM 171/14. A tal fine è stata effettuata una accurata ricognizione delle posizioni di ciascun dirigente e delle sue variazioni in modo da porre a bilancio poste esattamente calcolate per lasciare al residuo fondo  per le retribuzioni di risultato la maggior somma possibile che, come si vede dagli allegati, è in linea con quella del 2014 (considerate le intervenute defezioni).

È stata inserita nell’accordo, inoltre, una clausola di salvaguardia (art. 4) e a bilancio una nuova posta per il pagamento delle differenze di retribuzione di posizione variabile spettanti – fino al termine del contratto in essere – in base al d.l. 138/2011 ai dirigenti che sono stati trasferiti a sedi con retribuzione di posizione inferiore a quella contrattuale, come richiesto dalla UIL nei mesi scorsi. Si tratta non solo di una perequazione spettante di diritto ad alcuni colleghi, che nei prossimi giorni potranno finalmente essere pagati, ma anche di un principio di garanzia che rimarrà acquisito per tutti. Abbiamo quindi espresso il nostro apprezzamento per la trasparenza e correttezza dei conteggi e l’attiva disponibilità del Direttore D’Angeli verso le aspettative e i diritti dei dirigenti.

Come UIL abbiamo chiesto, peraltro, anche che l’Amministrazione si impegni formalmente a corrispondere, a partire dal 2017, la retribuzione di risultato entro e non oltre l’esercizio successivo a quello di riferimento per recuperare entro quest’anno il ritardo di due anni finora scorrettamente invalso per l’inerzia degli uffici centrali che devono espletare le procedure di approvazione delle valutazioni espresse dai competenti dirigenti generali. Si è così siglata, oltre al solito accordo sul fondo, anche una dichiarazione di intenti in cui l’Amministrazione si impegna formalmente in tal senso e quindi dovrà corrispondere il 2016 entro quest’anno, come – ci riferisce il DG Bilancio – è del tutto agibile dal punto di vista contabile.

Come UIL abbiamo inoltre chiesto che si riunisca presto il tavolo sulla dirigenza per un confronto su alcuni punti che da tempo abbiamo segnalato senza ottenere un’adeguata risposta: anzitutto sui criteri di valutazione del risultato 2016 – gli obiettivi del quale sono stati emanati tardivamente a fine settembre, ad anno quasi concluso – e più in generale su una revisione più adeguata di tali criteri per rendere ragione dell’effettivo merito differenziale nello svolgimento delle funzioni dirigenziali, tenendo però conto adeguato delle risorse assegnate, e per altri problemi della dirigenza (criteri di attribuzione degli incarichi, con limitazione ad  uno solo degli interim assegnabili, riconsiderazione dei criteri di attribuzione delle fasce di posizione variabile), fra cui diviene sempre più rilevante la determinazione dei contingenti delle specialità tecniche e delle sedi rispettivamente assegnabili, dato che la riforma tende a rendere ‘fungibili’ un sempre maggior numero di sedi, per cui si sta ampliando una sostanziale e inaccettabile discrezionalità nella definizione dei contingenti di assunzione e nell’assegnazione di sedi a dirigenti non specializzati per la competenza richiesta.

Abbiamo annunciato di voler preparare con il confronto richiesto le premesse per le innovazioni e modifiche che dovranno derivare al sistema di gestione del personale dirigenziale dai nuovi provvedimenti generali di riforma e dal rinnovo del CCNL nazionale, che consentirà di aprire le trattative per il rinnovo del CCNL integrativo della dirigenza MiBACT, in cui le materie predette potranno essere riviste nel senso da noi segnalato.

Si è infine appreso che è stata richiesta al Dipartimento Funzione Pubblica l’autorizzazione ad assumere dalle graduatorie esistenti 4 dirigenti storici dell’arte, 2 amministrativi, 1 archivista di Stato e 1 bibliotecario.

Alleghiamo alla presente circolare il testo dell’accordo e della dichiarazione di intenti, le tabelle e la relazione economica

Ipotesi di accordo concernente i criteri per l’erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti di seconda fascia A.F. 2015

L’AMMINISTRAZIONE E LE OO.SS.

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni;

VISTO il decreto ministeriale 9 dicembre 2010, recante sistema di misurazione e valutazione della Performance;

VISTO il D.P.C.M. del 29 agosto 2014 n. 171 recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, a norma dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 23 giugno2014, n. 89;

VISTO il decreto ministeriale 29 dicembre 2014 recante “Decreto di graduazione delle funzioni dirigenziali di livello non generale”;

VISTI i contratti collettivi di lavoro del personale dirigente appartenne all’Area I;

RILEVATA l’esigenza di definire i criteri per la ripartizione del fondo dei dirigenti di seconda fascia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nonché i criteri per l’erogazione della retribuzione di risultato in relazione alle attività svolte nell’anno 2015;

CONSIDERATO che ai sensi degli articoli 57 e 58 del CCNL 21 aprile 2006, relativo al personale dirigente di seconda fascia dell’Area I il Fondo dei dirigenti di seconda fascia del MiBACT per l’anno 2015 è pari ad euro 6.731.786,85 al lordo dipendente e che al lordo degli oneri a carico dell’amministrazione è pari ad euro 9.1821.368,12, come dettagliato nella relazione tecnica allegata alla presente ipotesi;

CONSIDERATO che le risorse per la corresponsione della retribuzione di posizione, parte fissa e variabile, nonché per le reggenze ammontano, al netto degli oneri a carico dell’Amministrazione, ad € 4.448.475,53 mentre le risorse destinate alla retribuzione di risultato ammontano a 2.283.311,32;

CONCORDANO

Art. 1
Criteri per la corresponsione della retribuzione di risultato

  1. La retribuzione di risultato è erogata a seguito di preventiva determinazione degli obiettivi annuali e della positiva verifica e certificazione dei risultati di gestione conseguiti in coerenza con detti obiettivi, secondo le risultanze del sistema di valutazione di cui al decreto ministeriale 9 dicembre 2010, ai sensi della normativa vigente, tenendo conto dei parametri di cui alla sottostante tabella:
Valutazione Quota
≥ 0 ≤ 40 0
> 40 ≤ 60 0,50
> 60 ≤ 80 0.70
> 80 ≤ 90 0.85
 > 90 ≤ 100 1

 

  1. Eventuali ulteriori incrementi delle risorse verranno ripartiti con i medesimi criteri e parametri di cui al comma 1.

Art. 2

Incarichi aggiuntivi conferiti da terzi

  1. In riferimento agli incarichi aggiuntivi conferiti da terzi si applicano le disposizioni di cui all’articolo 60 del CCNL Area I – Dirigenza del 21 aprile 2006.
  2. Allo scopo di remunerare i maggiori oneri e responsabilità dei dirigenti che svolgono detti incarichi aggiuntivi conferiti da terzi, viene loro corrisposta, in aggiunta alla retribuzione di posizione e di risultato, una quota ai fini del trattamento accessorio in ragione dell’impegno richiesto. Tale quota è definita nella misura del 66% dell’importo disponibile una volta detratti gli oneri a carico dell’Amministrazione.

Art. 3

Sostituzione del dirigente

  1. In applicazione del CCNL 12 febbraio 2010 e 21 aprile 2006 relativo al personale dirigente dell’Area I, ai dirigenti cui sia stata formalmente conferita la reggenza di uffici vacanti in aggiunta all’ufficio di cui sono titolari, è attribuita, previa verifica dei risultati conseguiti e del corretto svolgimento dei compiti istituzionali, sulla base del sistema di valutazione del personale dirigente, una maggiorazione della retribuzione di risultato proporzionata al periodo di reggenza, compatibilmente con le risorse disponibili, pari al 20% del valore della retribuzione di posizione prevista per l’incarico del dirigente sostituito.

Art. 4

Attuazione clausola di salvaguardia

  1. In attuazione del D.L. 13 agosto 2011 n. 138 art. 1 comma 18, si è provveduto a quantificare i maggiori oneri derivati dalla salvaguardia del trattamento economico in godimento dal contingente di dirigenti che, a seguito della sottoscrizione dei contratti individuali di lavoro, successivamente alla riorganizzazione, ha subito la riduzione della retribuzione di posizione parte variabile. Tale importo complessivo risulta pari a € 24.171,04.

Dichiarazione d’intenti

L’Amministrazione si impegna a porre in essere tutte le azioni finalizzate al conseguimento dell’obiettivo comune di liquidare le spettanze relative alla retribuzione di risultato entro la fine dell’anno successivo a quello di riferimento. LEGGI LA CIRCOLARE PDF