Nella riunione odierna il prof. Benzia ci ha illustrato le modalità di rilevazione dei dati degli ‘organici di fatto’ degli istituti finalizzata alla redazione della tabella C della mobilità allegata alla circolare 135 del 26.06.201 e che registra ancora molte situazioni di incertezza e imprecisioni da verificare. In particolare si registrano incertezze nella determinazione dei rispettivi organici di fatto riguardo alle unità di personale da riassegnare a nuovi uffici (è il caso ad esempio di alcune S.A.B.A.P. di nuova istituzione e dei Poli museali regionali), che secondo il prof. Benzia devono essere risolte dai dirigenti stessi, non potendo il centro intervenire in tutti questi casi.

Come UILPA abbiamo fatto presente che negli attuali dati della tabella sono segnalati fabbisogni talora assai ridotti e insufficienti per alcuni luoghi e musei (vedasi ad esempio Palestrina dove sono previste solo 9 unità sui 29 oggi esistenti e comunque insufficienti); ci è stato risposto che queste sono le ripartizioni interne operate direttamente dai direttori dei poli sulla base delle risorse attuali previste per loro a livello regionale dal d.m. mobilità.

Tuttavia, abbiamo rilevato che in alcuni casi di evidente incongruità dovrebbe essere responsabilità dell’amministrazione centrale verificare l’adeguatezza delle previsioni dei dirigenti periferici, che non possono essere avallate senza alcun controllo a livello di provvedimento centrale definitivo.

Manca inoltre l’indicazione delle sedi delle soprintendenze che, essendo uffici interprovinciali, rilevano ai fini della mobilità.

Per tutte queste motivazioni abbiamo evidenziato l’opportunità e la necessità di rinviare la scadenza del bando per individuare e correggere queste e altre criticità al fine di consentire una mobilità su base certa per i lavoratori.

E’ stato chiarito che il personale che è assegnato organicamente nell’Istituto dove si trova attualmente ( sulla base del data base del controllo di gestione) non deve fare la domanda di mobilità per confermare il posto dove già si trovano, mentre la deve fare per eventuale altra sede in cui intende spostarsi.

Il prof. Benzia ha comunque insistito che è competenza dei dirigenti dei poli e delle soprintendenze stabilire le assegnazioni interne nelle rispettive sedi in un processo che non è più di ‘mobilità’ generale, ma di organizzazione interna degli istituti. Proprio per tale ragione, la UILPA insieme ad altre OO.SS. abbiamo ribadito la necessità di una proroga per affrontare e risolvere alcune situazioni locali critiche, soprattutto riguardo a poli museali e ai colleghi delle ex soprintendenze archeologiche.

L’amm.ne ha quindi concordato sull’opportunità di una proroga fino al 24 luglio per l’invio delle domande e di un preventivo incontro con le OO.SS. per definire le situazioni critiche, per le quali hanno richiesto che le OO.SS. facciano proposte precise e circostanziate di correzione alla tabella C e ad altri elementi critici della procedura in corso.

  • Assegnazione delle residenze Sabaude statali di Aglié e di Moncalieri in uso al Consorzio di valorizzazione delle Residenze Sabaude.

L’amministrazione ha annunciato che sta lavorando a un progetto di concessione in uso delle residenze Sabaude statali di Aglié e di Moncalieri al Consorzio di valorizzazione delle Residenze Sabaude. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti si prevederebbe che il personale di Aglié (Moncalieri è chiuso dal 2008) possa optare se restare nel polo museale passando ad altra sua sede o optare per la partecipazione a un progetto attuabile ai sensi dell’art. 23 bis del d. lgs. 165/2001.

Come UILPA abbiamo fatto presente che la sede di Agliè non è servita da mezzi pubblici ed è stata lasciata in abbandono dal Ministero (ha avuto 50.000 visitatori in maggioranza non paganti). A tal proposito il Segretario regionale e il Direttore del museo dovrebbero spiegare il perché di questo calo di visitatori rispetto agli investimenti fatti dallo Stato (€ 5 milioni in restauri del giardino e del secondo piano sic!). Anche a Moncalieri sono stati investititi dei fondi per restaurare la sede dopo l’incendio. Non si comprende quindi perché non possa essere il Ministero ad essere il capofila della valorizzazione di questi siti, per i quali non si vede alcuna giustificazione oggettiva della concessione in uso. Anche la situazione dei lavoratori va a peggiorare seriamente in quanto il Consorzio preferirà ricorrere in definitiva a cooperative a basso costo ed espellere il personale MiBACT oggi residente nei pressi che dovrà quindi trasferirsi in altra città.

A questo punto, abbiamo osservato, non si vede come si giustifichi la stessa denominazione ed esistenza del polo museale piemontese quasi che il suo compito fosse sostenere – come oggi fa – e trasfondersi domani interamente nel consorzio privato, tendenza peraltro rientrante nella gestione rinunciataria e refrattaria ad ogni confronto con le proposte di valorizzazione e miglioramento funzionale delle OO.SS. dell’attuale direttore. Abbiamo pertanto dichiarato il nostro assoluto disaccordo con l’operazione e le sue tacite motivazioni politiche. L’amm.ne ci ha comunicato che nel consiglio di amm.ne del nuovo Consorzio delle residenze reali che sostituirà l’attuale ci sarà il direttore generale dei Musei e sarà stipulato per l’uso un contratto con precise istruzioni e vincoli, ma le OO.SS. hanno contestato l’assoluta insufficienza di queste pretese ‘garanzie’ a giustificare la cessione di questi prestigiosi luoghi della cultura la messa a repentaglio dei posti di lavoro relativi.

  • Piano triennale di Formazione del personale

L’Amm.ne illustra brevemente i contenuti e i criteri del piano di formazione presentato (vedi allegato), sottolineando che sono presenti anche corsi che prevedono lezioni frontali e laboratori e lo sforzo fatto in questa direzione. La novità del piano 2017 è l’attribuzione per ciascun corso di un ‘credito’ di valutazione dell’impegno e del profitto articolato su diversi parametri (durata, prove finali) con dei minimi e dei massimi (peraltro non concordato o coordinato con lo SNA): lo scopo sarebbe orientare qualitativamente e quantitativamente la domanda di formazione, arrivando a standard di formazione omogenei.

Come UILPA abbiamo richiamato con forza l’Amministrazione ad una maggiore attenzione nella formazione del personale della I e della II area che viene poco coinvolto nei programmi formativi; così come abbiamo richiesto che vi sia una rotazione del personale che partecipa ai corsi. Non può accadere che siano sempre gli stessi che abbiamo l’opportunità di partecipare.

Esemplare in questo è stata la”Giornata informativa del Patrimonio svoltasi lo scorso 19 giugno e della quale abbiamo richiesto nuovamente la possibilità di frequenza via “moodle”.

Dopo una discussione preliminare in cui si annunciano diverse osservazioni generali e particolari e richieste di chiarimento, si decide di rinviare la discussione più approfondita del tema ad altra riunione.

Fraterni saluti

Enzo Feliciani – Segretario Nazionale

Di TH