VERIFICA PIANO DI VALORIZZAZIONE 2019

Nella riunione odierna ci siamo incontrati per siglare la verifica relativa al Piano di Valorizzazione 2019, propedeutica alla messa in pagamento. Unitamente al monitoraggio raccolto dalla DG Musei risalente al 10 gennaio scorso, la DG Bilancio – con comunicazioni dedicate alle singole Direzioni Generali e agli Istituti afferenti – ha provveduto all’aggiornamento dei dati al fine di fornire un set di informazioni affidabile. Siamo in grado, pertanto, di dichiarare che è stato rendicontato l’86% del budget assegnato (5 milioni; il massimo che consente ad oggi la norma) per un importo di 4.300.000,00 euro. Per la prima volta le poste non spese scendono sotto il milione, a segnalare una capacità di spesa sempre più mirata ed efficace. Stiamo già ragionando su come fare, per il 2021, a diminuire ancor di più il disavanzo e nei prossimi mesi ragioneremo su tutte le ipotesi percorribili. Ora ci auguriamo solamente che i tempi per la certificazione ci consentano di pagare entro novembre.  

ATTINGIMENTO GRADUATORIE ROMA CAPITALE PER 40 UNITÀ FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO

Una recentissima circolare della DG Organizzazione ha informato lavoratrici, lavoratori e Organizzazioni Sindacali dell’avvio di una procedura con cui si fornisce la possibilità agli idonei del concorso per funzionario Bibliotecario bandito da Roma Capitale di poter essere assunti presso Istituti romani del Mibact (previa verifica dei requisiti). Sul tema le varie Organizzazioni hanno dichiarato molte perplessità, a partire dalla fretta indiavolata con cui si è cercato di intervenire prima della scadenza di vigenza delle graduatorie capitoline (30 settembre p. v.). Per anni, anche durante il mandato di Bonisoli, abbiamo invano invocato di considerare le graduatorie di altre selezioni per fermare l’emorragia di personale in quiescenza….adesso improvvisamente l’urgenza del sottorganico si sente tutta! Come UIL abbiamo ribadito alcuni aspetti: 1) la necessità di verificare non soltanto i titoli accademici posseduti dai potenziali colleghi ma anche la tipologia di selezione affrontata, onde evitare una disparità di trattamento rispetto ai nostri funzionari Bibliotecari e, in generale, rispetto a quanto richiesto dalla procedura selettiva 2016; 2) perché mai limitare le assegnazioni alle sedi romane, quando tutto il territorio è agonizzante; oltretutto la graduatoria di RIPAM Puglia, cui si è attinto in passato, ha previsto destinazioni in tutta Italia quindi abbiamo richiesto il medesimo approccio operativo; 3) la necessità di fare prima una mobilità straordinaria e poi – sulla base di quanto enunciato al punto 2) – stabilire le destinazioni dei nuovi colleghi, così da dare precedenza alle legittime aspettative dei colleghi neofunzionari che si sono ritrovati ad optare sedi lontane 500 km dalla propria residenza; 4) la necessità di ragionare sui passaggi d’area nel nostro Ministero, argomento su cui insistiamo da anni. L’Amministrazione ha specificato che questa procedura non prevede l’assunzione forzata di nuovo personale – soprattutto nel caso in cui i requisiti dovessero essere insoddisfacenti – e, soprattutto, non esclude la possibilità di far partire una mobilità straordinaria prima dell’eventuale presa di servizio dei “capitolini”, in virtù delle motivazioni fin qui esposte e a maggior tutela dei nostri colleghi.    

SMART WORKING: VOGLIAMO UN PROTOCOLLO ATTUALIZZATO

Come Organizzazioni Sindacali confederali abbiamo da tempo richiesto un incontro specifico su questo tema. Sarà senz’altro oggetto della riunione di domani con il vertice politico, ma ogg abbiamo ribadito l’estrema urgenza di un protocollo dettagliato sulla materia anche in considerazione del fatto che in altre Amministrazioni si stanno chiudendo accordi efficaci.     

Fraterni saluti.

PROGETTONI: CONFERMATE LE NOSTRE PAURE

Nelle circolari passate avevamo adombrato la possibilità che parte dei progettoni – segnatamente quelle riferite ai mesi di lockdown degli Istituti – non sarebbe stata pagata per via della chiusura al pubblico. Oggi ci è arrivata conferma ufficiale. Ovviamente le somme non corrisposte non andranno perse e si sommeranno al budget del prossimo esercizio finanziario. Nessuna soluzione appare percorribile per evitare questa decurtazione in quanto rischieremmo la bocciatura da parte degli organismi deputati al controllo preventivo degli atti.

INDENNITÀ AMMINISTRAZIONE: A CHE PUNTO SIAMO Superato lo scoglio degli organi di controllo (la Corte dei Conti si è dichiarata addirittura incompetente alla verifica di questo decreto), è stato comunicato al MEF che gli uffici preposti sono in grado di operare in modo massivo all’adeguamento delle buste paga con decorrenza 1 gennaio 2020. Resta solo da sperare che la procedura si concluda entro la fine dell’anno