Circolare n. 1732 del 28/01/2021  

ACCORDO PROGETTI VALORIZZAZIONE ISTITUTI E MUSEI AUTONOMI
Oggi è stata sottoposta al tavolo la versione definitiva dell’accordo sui progetti specifici per gli Istituti autonomi, sul cui testo gli organi di controllo hanno operato un unico rilievo, relativo alla presunta incompatibilità fra diverse modalità di espletamento del progetto, oggi risolto. Appena avremo copia sottoscritta del testo ve la invieremo.

RICHIESTA CONTRATTAZIONE SPECIFICA SU PARTE ECONOMICA DEL FRD

Con l’occasione le Organizzazioni Sindacali hanno formalmente chiesto la convocazione di specifica contrattazione sull’utilizzo del FRD, soprattutto alla luce del rilievo avanzato da IGOP e FP sulla proposta di accordo stralcio relativo alle indennità di turnazione; questi organi di controllo vorrebbero imporci di elaborare un unico accordo sul FRD evitando accordi separati. Una proposta che rimandiamo ai mittenti e rispetto alla quale non escludiamo iniziative di mobilitazione qualora si continuasse ad entrare a gamba tesa su aspetti negoziali che non attengono strettamente alle attività di controllo su regolarità contabile e normativa.

INFORMATIVA PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2021-2023

In allegato sottoponiamo alla vostra attenzione il documento relativo al Piano per le Azioni Positive 2021-2023, che ricalca in pieno la struttura delle redazioni precedenti.

PIANO OPERATIVO PER IL LAVORO AGILE
Abbiamo ricevuto il documento stamattina, poco prima dell’incontro, pertanto abbiamo potuto leggerlo molto sommariamente. Preliminarmente abbiamo chiesto all’Amministrazione – pur consapevoli delle condizioni spesso proibitive ed urgenti in cui operano il servizio 2 DG OR e l’ufficio per le relazioni sindacali – di evitare di farci pervenire il materiale informativo troppo a ridosso delle riunioni. In secondo luogo abbiamo ricordato come già in data 4 settembre (!) CGIL CISL e UIL avessero richiesto un tavolo urgente sul POLA, memori di altre situazioni in cui siamo stati convocati in tutta fretta (a titolo esemplificativo, lo scorso 30 dicembre), consapevoli del largo favore che il tema dello smart working incontra fra lavoratrici e lavoratori. Ad oggi non possiamo farne una valutazione compiuta ma per quanto abbiamo potuto intuire l’Amministrazione intende regolare a livello centrale una serie di attività telelavorabili e mantenere una certa percentuale di “copertura”, che sono presupposti pienamente condivisibili. Abbiamo richiesto, assieme a CGIL e CISL, un continuo coinvolgimento su queste materie. Vi alleghiamo il testo del POLA. 

DIRIGENZA: L’ACCORDO SULLE RETRIBUZIONI DI RISULTATO 2019, LE VALUTAZIONI DEI DIRIGENTI E IL NUOVO CCIM.
È stata siglata un’ipotesi di accordo sul fondo dirigenza relativo alle retribuzioni di risultato 2019; essa ricalca – nei criteri di attribuzione delle retribuzioni per fasce basate sui punteggi delle valutazioni effettuate nel 2020 – quelle degli anni precedenti.
L’Amministrazione in un primo tempo aveva posto il problema dell’applicazione a tale accordo dell’art. 28, comma 3, del CCNL Dirigenza Funzioni Centrali 2016-18, il quale articolo prevede che “ai dirigenti che conseguano le valutazioni più elevate…è attribuita una retribuzione di risultato… di almeno il 30%, rispetto al valore medio pro-capite”. Abbiamo però segnalato all’Amministrazione, in base a un’articolata memoria tecnico-giuridica, che alle valutazioni 2019 una simile norma non è anzitutto formalmente applicabile in quanto in queste la media è già di fatto il valore massimo (149 dirigenti in prima fascia di cui 117 con 100/100), sul quale è concentrata tutta la distribuzione.
Poi, come è emerso da un parere dell’ARAN al Min. Salute di cui oggi è stata data notizia, non è nemmeno possibile, per ottemperare all’art. 28, ‘creare’ a posteriori, ricorrendo a ulteriori parametri non previsti dalla normativa contrattuale vigente, un’artificiosa differenziazione fra dirigenti aventi conseguito lo stesso punteggio di valutazione, in quanto anche ad avviso dell’ARAN il CCNL stipulato nel 2020 non è applicabile retroattivamente alle valutazioni 2019.
Il problema è dato, infatti, dall’eccessivo appiattimento sui valori massimi delle valutazioni effettuate in base agli attuali consolidati criteri (e comportamenti valutativi dei dirigenti generali), mentre l’art. 19 del d. lgs. n. 150/09, come modificato dal d. lgs. 76/17, prevede che debba essere garantita una “significativa differenziazione dei giudizi di valutazione” a cui “corrisponda un’effettiva diversificazione dei trattamenti economici correlati”. Si pone quindi l’esigenza di correggere quell’‘appiattimento’, più volte denunciato sulla stampa e riconosciuto come incongruo e di fatto elusivo di una effettiva premialità del merito anche dalle OO. SS., alcune delle quali hanno insistito a livello più generale sulla necessità di applicazione immediata dell’art. 28.
Affinché tale applicazione possa effettuarsi garantendo l’esigenza – sulla quale abbiamo insistito particolarmente – che si giunga a un nuovo sistema delle valutazioni e delle retribuzioni che sia bensì più adeguatamente differenziato, ma anche equilibrato (in cui cioè non si verifichi d’altra parte un ‘gradino’ discontinuo eccessivo fra le retribuzioni più elevate e quelle immediatamente inferiori) abbiamo sollecitato l’immediata apertura di un tavolo di confronto sulla revisione del sistema delle valutazioni come prima fase della discussione del Contratto integrativo di Ministero della dirigenza, per il quale le OO. SS. confederali hanno elaborato le linee di piattaforma unitarie, delle quali appunto il sistema di valutazione è un capitolo essenziale, per il quale presenteremo le linee e le proposte tecniche che abbiamo elaborato nel senso sopraddetto.
Sulla necessità di urgente apertura di tale nuova fase contrattuale – anche in vista della necessaria modifica della procedura in corso per le valutazioni 2020 – Amministrazione e OO. SS. hanno pienamente concordato.