CONTRATTO INTEGRATIVO DI MINISTERO

Nella riunione odierna l’Amministrazione ci ha preannunciato una serie di rilievi che intaccano praticamente tutto l’impianto del nostro nuovo contratto integrativo di Ministero. Siamo in attesa della documentazione formale, ma ovviamente consideriamo quaestor ennesimo atto di ostracismo coma una vera e propria dichiarazione di guerra. Quanto anticipato dimostra una profonda ignoranza del contratto di comparto, altrimenti non si spiegherebbe la contrarietà rispetto a un tema quale la formazione, il suo ruolo preponderante all’interno del CCNL Funzioni Centrali si deve solamente allo sforzo delle Organizzazioni Sindacali. Come detto, attendiamo di conoscere i rilievi a livello di dettaglio ma possiamo anticipare che siamo pronti alla mobilitazione, senza escludere nessun tipo di iniziativa. Abbiamo una tradizione pionieristica nell’ambito degli integrativi e vogliamo continuare a garantire a lavoratrici e lavoratori un sistema di norme decisamente all’avanguardia. Forse l’accanimento nei nostri confronti si deve proprio a questo, ma non permetteremo che venga messo in discussione un impianto che ci è costato molto sacrificio e molti confronti se non a fronte di motivazioni realmente e integralmente inappellabili.

PROGETTI DI PRODUTTIVITÀ LOCALE 2020

A fronte della proposta dell’Amministrazione abbiamo chiesto un maggiore approfondimento. Sia rispetto al consueto richiamo in premessa al d. Lgs. 150/2001 – che abbiamo sempre contestato e disapplicato e che riteniamo abbondantemente superato – sia rispetto alla necessità di misurare individualmente il grado di produttività. Da anni siamo stati costretti a dove produrre documentazione a livello centrale con cui dichiariamo sempre le stesse cose, sempre gli stessi concetti: ovvero che si tratta di produttività collettiva, asseverata dall’Amministrazione, poi declinata individualmente all’interno degli Istituti e dei singoli progetti. Staremo a vedere cosa succederà. Dovremmo rivederci il giorno 14 luglio e chiudere i progetti 2020. Fra le tante proposte, anche quella di far partire i progetti 2020 dopo la verifica di quelli del 2019 (che si stanno contrattando in queste settimane).

FESTIVI INFRASETTIMANALI PER LAVORATORI TURNISTI

Sul tema da tempo avevamo attivato, singolarmente e unitariamente, una vertenza con l’Amministrazione su due livelli. Sul piano normativo (ma ce la vedremo ad un livello più alto) e sul piano organizzativo, ovvero chiedendo all’Amministrazione di predisporre su Europaweb un codice riferito al festivo infrasettimanale da assegnare a chiunque in un determinato festivo non fosse previsto in turnazione (ciò si rendeva necessario a seguito di segnalazioni per cui in alcuni Istituti si era provveduto ad assegnare ferie d’ufficio). Forse siamo riusciti a far comprendere il concetto all’Amministrazione. Sta di fatto che, dal tenore di alcuni interventi della delegazione di parte pubblica, abbiamo compreso come non si abbia la benché minima idea di quanto accade in periferia in tema di programmazione turni. Alcune soluzioni prospettate cin hanno confermato che nel ministero vige una regola aurea: siamo tutti uguali ma alcuni (i dirigenti) sono più uguali degli altri, perciò non è mai colpa loro.  

Abbiamo anche sostenuto la necessità di dare corpo agli accordi sulle POC 2020 andando a definire quelli che sono gli elementi di dettaglio propedeutici all’emanazione dei bandi.   

Fraterni saluti.

Di TH