COMUNICATO STAMPA

DELLA SEGRETERIA NAZIONALE UIL BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

 

COLOSSEO: LA UIL DENUNCIA L’AGGRESSIONE MEDIATICA ISTITUZIONALE NONCHÉ L’INGENTE QUANTITÀ DI RISORSE NON SPESE DI CUI DISPONE IL MIBAC E RITIRA L’ESPOSTO – DENUNCIA.

 

 

La Segreteria Nazionaledella Uil Beni e Attività Culturali ha inviato una lettera alla Procura della Repubblica di Roma, alla Corte dei Conti e al Ministro Ornaghi con cui denuncia l’aggressione mediatica istituzionale a cui è sottoposta da settimane relativamente al restauro del Colosseo.

 

Nella lettera la Uil Beni e Attività Culturali ricorda la storica attività esercitata a tutela del Patrimonio Culturale ed ha sempre sostenuto e sostiene come il Colosseo vada restaurato al pari degli altri beni culturali presenti nella città di Roma e sull’intero territorio nazionale.

 

Allo stesso tempo nel ricordare l’esposto denuncia relativamente alla Convenzione stipulata per il restauro del Colosseo tra il Commissario Straordinario all’Archeologia di Roma, arch. Roberto Cecchi, ed il Gruppo Tods rappresentato dal dott. Diego della Valle, abbiamo segnalato l’attenzione dei media nonché di soggetti Istituzionali che, invece di valutare i profili di legittimità di un accordo che a tutt’oggi continua a non essere pubblico, hanno scatenato un vero e proprio attacco nei confronti della Uil Beni e Attività Culturali sostenendo la tesi che il restauro del Colosseo fosse bloccato per colpa della nostra iniziativa.

 

A tal proposito la UILBAC ha rappresentato la circostanza che l’esposto non poteva e non può bloccare il restauro per il semplice motivo che la Soprintendenza speciale all’Archeologia di Roma, che ha competenza sul Colosseo, disponeva e dispone tutt’ora di risorse sufficienti, come si dimostra dalla tabella, ad approntare lavori, almeno quelli ritenuti urgenti dai propri tecnici.

 

Dai dati resi noti dal monitoraggio, effettuati e resi noti dal Mibac, con la circ. n. 11 dello scorso 9 gennaio c.a., emerge che la Soprintendenza speciale all’Archeologia di Roma alla data del 30 novembre aveva una disponibilità di cassa pari a ben 82.720.008,78 milioni di euro.

 

Di TH

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