Comunicato sindacale dell’08/2/2017

 

COSA STA ACCADENDO A POMPEI

Preliminarmente ci corre l’obbligo di precisare che è piuttosto singolare far passare il messaggio che a Pompei – invece di discutere cercando di trovare soluzione ai tanti problemi sull’organizzazione del lavoro, sulla presenza di amianto e quindi di una migliore riallocazione di taluni uffici, sul clamoroso sottorganico che non consente la piena fruibilità degli spazi esposti – la prima pagina spetti alla conflittualità tra sigle sindacali.

Indubbiamente c’è una differenza sostanziale tra la competizione sindacale – che si sostanzia di sano antagonismo, serietà, idee, progettualità e competenze e che la nostra sigla ha sempre visto come occasione per migliorarsi – e la rivalità astiosa, fatta di colpi bassi, bugie e ricatti. A Pompei si sta verificando proprio questa seconda fattispecie. Senza entrare nel merito dei dettagli, su cui sta indagando alacremente la Procura, non possiamo che concordare in linea generale con le idee del prof. Osanna (rispetto alla nomina del quale – è bene ricordarlo – la scrivente Segreteria ha espresso riserve da subito, sostenendo che le risorse umane interne fossero sufficientemente numerose per poter garantire un nominativo cui conferire la direzione degli Scavi; e ciò sia detto a beneficio di quanti sono pronti a sospettare eventuali nostre liaison con il Soprintendente).

È inaccettabile e ingiustificabile qualsivoglia forma di ricatto a danni di chicchessia e mai – mai – le differenze politiche o sindacali possono determinare simili dinamiche di confronto. Pertanto esprimiamo la più ferma condanna su quanto accaduto e ci auguriamo la massima severità, giudiziaria e disciplinare, qualora si ravvisassero specifiche responsabilità imputabili ai dirigenti sindacali.

Sul piano sindacale, è appena il caso di ricordare che è stata proprio la UIL a sollecitare il ripristino e l’applicazione di corrette relazioni sindacali, utili a consentire effettivamente la discussione (e risoluzione) delle vertenze che quotidianamente assillano Pompei. Peraltro, sono mesi che su determinati argomenti non arrivano risposte, e non certo per demerito di chi scrive.

Alla luce di tutto questo, atteggiamenti quali quelli apparsi sulla stampa – che vanno ben oltre la legittima realizzazione di obiettivi legati alla rappresentanza dei lavoratori – sviano l’attenzione dalle problematiche importanti finendo per rinfocolare risparmiabili polemiche sul ruolo delle parti sociali; probabilmente legittimeranno una nuova iniziativa legislativa da parte del Governo.                                                                                                                                                                                                                                                                    LEGGI COMUNICATO PDF

                                                                                                                                                                                                                                                                                     Fraterni saluti

                                                                                                                                                                                                                                                                                      Enzo Feliciani